La Legalizzazione della Cannabis è inevitabile
Il fatturato annuo del mercato della Cannabis in Australia è stimato essere superiore a quello del vino, ma a differenza del vino in Australia la Cannabis non è tassata di un centesimo in quanto vive ancora in uno "stato" di illegalità nonostante i progressi fatti.
Nel 2014 -15 in Australia sono state arrestate 66.300 persone circa per possesso di marijuana, con i reati legati al consumo di cannabis aumentati del 40%.
Nessuno sa, scrive Alan Dovak in un articolo sul The Guardian, quanto questo tipo di operazioni costino sul bilancio della polizia e dello Stato.
Cosa pensa l’opinione pubblica? In un recente sondaggio di Essential Media, poco più di un milione di australiani ha affermato che la Cannabis andrebbe legalizzata e tassata così come le sigarette e l’alcol.
Tra i sostenitori, il 55%, emerge un pezzo di società trasversale solo il 26% si è dichiarato contrario ed il 13% fortemente contrario.
Nel 1969 negli Stati Uniti venne realizzato un sondaggio tra le persone ed emerse come il 12% riteneva che la Cannabis andasse legalizzata.
Nel 2000 questi sostenitori sono saliti fino al 30% per raddoppiare fino al 60% nel novembre 2016, come ha dimostrato il Referendum in cui gli americani sono stati chiamati a votare alle ultime presidenziali che hanno visto trionfare Donald Trump.
Quello che Dovak sostiene nel suo articolo è un po' come ciò che non accade in Italia, perché il giornalista si chiede che basterebbe valutare l’effetto socio economico della vicenda: non legalizzare significa consegnare due milioni di australiani al mercato nero, togliere risorse alla polizia e quindi eliminare, almeno in parte, una delle principali fonti di finanziamento dalla criminalità organizzata.
Ultimo aspetto e certamente non il meno importante riguarda la salute dei cittadini, perché legalizzare significa anche avere controllo sulla produzione e quindi salvaguardare la qualità e la salute di milioni di cittadini che si rivolgono al mercato nero.
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